Giovani fumatori: dal 1990 ad oggi sono raddoppiati
25 Settembre 2018
Nonostante sia certo che il fumo faccia male alla nostra salute, il tabagismo in Europa è in continua crescita. Il dato è ancora più preoccupante se si considera che, dal 1990 ad oggi, sono i giovani ad aver incrementato le vendite di tabacco e sigarette.
Ad essere aumentati sono i consumatori dagli 11 ai 15 anni, tanto da raddoppiare solo negli ultimi 30 anni, dato estremamente allarmante soprattutto in prospettiva futura.
Vuoi una sigaretta? No, grazie
I problemi legati a questa tendenza giovanile sono molteplici. Vediamoli insieme.
In primo luogo è bene ricordare che i bambini e gli adolescenti sono più vulnerabili agli effetti causati dal fumo perché ancora in fase di sviluppo. Per esempio, il consumo di sigarette in età cosi precoce aumenta la possibilità di sviluppare la dipendenza da nicotina.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l'aumento delle probabilità di ammalarsi. Questo perché è maggiore il numero di anni in cui si è sottoposti all'effetto del tabacco. La malattie collegate al tabagismo a cui i giovani sono più esposti sono di carattere respiratorio, cardiaco e oncologico, spesso con effetti irreversibili.
Attenzione poi alle conseguenze indirette. Se il fumo è un danno per sè stessi, non bisogna dimenticare che lo è anche per gli altri. In particolare aumenta le possibilità di malattie nei figli. Si è dimostrato come, il rischio di avere l’asma, sia quasi doppio per i figli, i cui padri, hanno cominciato a fumare prima dei 15 anni.
Niente paura però, in farmacia esistono vari rimedi per togliersi il vizio del fumo e il personale specializzato saprà indicarvi il modo più adatto a seconda dell'età e della quantità di sigarette consumate.Diarrea del viaggiatore: ecco cosa sapere per evitarla e combatterla
15 Settembre 2018
Forse non conoscete il nome "tecnico" ma di sicuro molti di voi l'avranno subita. Parliamo della "diarrea del viaggiatore", un disturbo che colpisce dal 20 al 50% dei vacanzieri.
La cause sono molteplici e vanno dai normali virus, parassiti e batteri, fino allo stress, il cambio di alimentazione, il clima e l'altitudine.
Generalmente la sintomatologia, che si manifesta nei primi giorni di viaggio, comprende scariche diarroiche, associate a dolori addominali, nausea, sensazione di malessere generale e febbre. Attualmente non esistono vaccini o misure farmacologiche preventive ma, per fortuna, si possono seguire dei piccoli accorgimenti per evitarla.
La prevenzione "salva vacanza"
Per prima cosa rilassatevi, lo stress è nemico della pancia. Stop all'ansia e partite sereni.
In più ricordatevi di:
- lavare sempre le mani prima di mangiare, ridurrete il rischio di contagio del 30-40%;
- portate con voi un beauty con tutti i medicinali per intervenire, fermenti lattici e sali;
- mangiate cibi ben cotti, carne, pesce o verdura;
- evitate carne al sangue, uova o pesce crudo, latte non pastorizzato, frutta senza buccia già lavata;
- attenzione ai colpi d'aria (soprattutto di aria condizionata);
- lavatevi i denti con acqua in bottiglia.
E mi raccomando, siete in vacanza: prendetevela comoda! Il vostro corpo si deve abituare gradualmente al cambio di orari, cibo e stile di vita. Tutto ciò che è repentino potrebbe causarvi dei fastidi che andrebbero a rovinare il vostro meritato periodo di riposo e divertimento.
Un consiglio? Prima di partire fatevi un bel giro in farmacia. Il personale specializzato saprà darvi i giusti rimedi nel caso dovessero servirvi.
Pelle già abbronzata: si può rinunciare alla crema solare?
15 Settembre 2018
Basta un piccolo raggio di sole in primavera per far scattare la voglia di abbronzatura. Iniziano i pomeriggi in giardino o sul balcone di casa, tutto per arrivare alle desiderate vacanze con la pelle già colorata.
Chiunque pensi che essere già abbronzati sia la soluzione per non mettere la crema protettiva, rimarrà deluso.
Creme solari, irrinunciabili amici della pelle
L'abbronzatura, infatti, se da un lato può essere utile ad evitare scottature, dall'altro non serve a nulla contro i danni causati dai raggi ultravioletti. Che la vostra cute sia già dorata o bianca come una mozzarella, la protezione solare è necessaria a garantirne il normale benessere.
A seconda del vostro fototipo è importante scegliere il prodotto più adatto per proteggere l'epidermide dagli effetti dannosi dei raggi UVA e UVB. E non parliamo solo a chi sceglierà di trascorrere le vacanze al mare, con parecchi centimetri di pelle esposta al sole. La protezione va applicata anche in montagna e in città, soprattutto nelle zone più scoperte come viso e decollété.
Vi state chiedendo se non sia sufficiente rimediare con il doposole? Anche in questo caso ci dispiace deludervi. Questi prodotti, pur svolgendo un'azione lenitiva e idratante, alleviano la sensazione di bruciore e arrossamento, ma non agiscono contro i danni irreparabili provocati dai raggi ultravioletti.
Per tutte queste ragioni è importante chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia che saprà indicarvi la formulazione e il fattore di protezione migliore per la vostra cute. Al rientro in ufficio sfoggerete un'abbronzatura invidiabile e tutta la bellezza di una pelle sana!Addio macchie solari
13 Settembre 2018
Vacanze finite? Si torna a casa! Ma cose sono quelle macchie sulla pelle che compaiono con l'affievolirsi dell'abbronzatura?
Nonostante abbiate seguito tutti i consigli per proteggere la vostra cute dai raggi solari, capita spesso che sull'epidermide si presentino delle piccole macchioline. Questi segni sono dovuti ad una alterazione della melanogenesi, la formazione di melanina che, distribuendosi in modo non omogeneo, forma delle concentrazioni dette iperpigmentazioni.
Cosa fare per evitarle? Prima di tutto è bene ricordarsi di non esporsi mai durante le ore centrali più calde e di proteggere sempre la pelle con la crema solare adatta al vostro fototipo. Questo vale per tutto l'anno perchè, ricordate bene, che il sole c'è anche in inverno.
Macchie solari? No grazie!
E se nonostante le accortezze le macchie scure sulla pelle compaiono comunque?
Curare la formazione di questi inestetismi, che colpiscono maggiormente le donne, è possibile. Come farlo? Semplicemente utilizzando i prodotti giusti. Vediamoli insieme:
- integratori: la pelle si può preparare all'abbronzatura grazie a specifici integratori a base di antiossidanti e vitamine. Questi prodotti, naturali e benefici, sono i più efficaci per contrastare i radicali liberi e garantire il buon funzionamento del sistema immunitario cutaneo;
- prodotti depigmentanti: creme o gel a base di sostante schiarenti sono l'ideale per mitigare la presenza delle macchie sulla cute, poiché agiscono direttamente sugli accumuli di melanina;
- peeling chimici: sempre sotto consiglio del dermatologo, è possibile intervenire con peeling a base di acido glicolico o acido tricloracetico, dermoabrasione e laserterapia, che eliminano le macchie favorendo il ricambio cellulare.
Per tutti questi rimedi, oltre ai consigli del personale specializzato, potete rivolgervi al vostro farmacista che saprà indicarvi quello migliore in base alle vostre esigenze.
L´aspirina previene il tumore allo stomaco? La scienza indaga
11 Settembre 2018
Che l'aspirina abbia benefici maggiori rispetto a quelli riportati sul foglietto illustrativo è ormai noto. Questo medicinale, infatti, agisce anche sull'aumento delle possibilità di gravidanza, aiuta a prevenire il tumore alla prostata e ha effetti positivi su malattie degenerative come l’Alzheimer.
Ma non è tutto. Da un recente studio si è dimostrato come, l’utilizzo del farmaco sul lungo periodo, sia in grado di diminuire il rischio di ammalarsi di tumore allo stomaco. La ricerca è stata condotta su un campione di 600 mila persone. I pazienti a cui è stata somministrata l'aspirina per lunghi periodi (mesi o anni) hanno avuto un tasso di incidenza tumorale inferiore rispetto a coloro che non hanno assunto il medicinale.
Aspirina e tumori: dubbi e conferme
I dati dimostrano come questo farmaco abbia un effetto positivo sul nostro organismo, non solo nel combattere il tumore allo stomaco, ma anche nel caso di leucemie e tumori ai polmoni.
Nonostante questi risultati, i dubbi sull'utilizzo dell'aspirina come metodo protettivo e preventivo verso queste patologie continuano a dividere la comunità scientifica: secondo un’ampia fetta di professionisti, non sono da sottovalutare gli effetti collaterali del farmaco e va studiata con attenzione la posologia, affinché il prodotto possa essere ritenuto realmente efficace.
Per il momento, quindi, l'utilizzo dell'aspirina è da limitarsi alle consuete modalità prescritte dal medico o su consiglio del vostro farmacista di fiducia. Per sapere, invece, se effettivamente potrà essere impiegato anche come cura preventiva al cancro dovremo aspettare che arrivino conferme più concrete dai ricercatori specializzati.Il farmaco contro la depressione te lo indicherà il DNA. Al via una ricerca sperimentale
08 Settembre 2018
Molto spesso si tende a sottovalutarne i sintomi, altre volte, invece, la si nomina a sproposito. Parliamo della depressione, la "malattia moderna" che solo in Italia colpisce circa 2,8 milioni di persone.
Si manifesta con un'alterazione dell'umore, diminuzione di interesse e piacere per le attività quotidiane, tristezza continua, apprensione, rabbia, apatia, facilità al pianto, autosvalutazione e calo di autostima.
Questi disturbi impattano notevolmente sul benessere fisico tanto che, la riduzione della qualità della vita che ne consegue, è paragonabile a quella arrecata da malattie gravi come la cardiopatia e l’artrite.
Il DNA: un aiuto che viene dal corpo
Oggi sono disponibili più di trenta tipologie di trattamenti farmacologici per la cura della depressione. Molto spesso, però, le misure adottate non portano risposte soddisfacenti perché basate su criteri clinici generici. A tal proposito si sta ipotizzando l'utilizzo di marcatori specifici, che permettano ai medici di prescrivere farmaci mirati ad ogni esigenza.
Grazie ad una ricerca che studia le varianti genetiche, infatti, si potrebbe arrivare all'identificazione dei casi predisposti a sviluppare una resistenza agli antidepressivi e, tenendo in considerazione la singola risposta, si andrebbe ad isolare ogni singolo profilo genetico "resistente" al trattamento farmacologico.
Se confermato, questo studio consentirebbe di sviluppare delle cure personalizzate in base al DNA del paziente, permettendo al farmaco prescritto di svolgere la sua funzione in modo specifico sul soggetto.
In attesa che questa ricerca si concretizzi, rivolgetevi sempre al vostro medico e al farmacista di fiducia per intervenire in modo corretto nella gestione di questa delicatissima patologia.
Unire ai farmaci una dieta sana: ecco come curare l´asma con maggiore efficacia
06 Settembre 2018
Respiro faticoso e sibilante, senso di oppressione al petto e tosse. Sono questi i sintomi causati dall'asma e che, in alcuni casi, possono diventare un vero e proprio ostacolo alle normali attività quotidiane.
Chi ne soffre sa bene che, durante un attacco asmatico, è fondamentale mantenere la calma per rilassare la muscolatura e favorire la respirazione. In più, oltre alla classica terapia farmacologica, si è scoperto che una dieta equilibrata e una corretta e costante attività fisica possano influire positivamente nella gestione degli effetti causati da questa patologia.
Secondo uno studio pubblicato sull'European Respiratory Journal, infatti, è emerso come l'alimentazione possa migliorare le condizioni di salute dei pazienti asmatici cosi come già riscontrato per i malati di cancro o di patologie croniche.
Alimentazione e movimento generatori di benessere
Una dieta ricca di frutta, verdura, vitamine e cereali integrali, dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e la riduzione di proteine animali, sale e zucchero, garantirebbe al nostro organismo una condizione di benessere e salute, riducendo i sintomi legati alla malattia.
Ma non solo. Non dimenticatevi mai che la vita sedentaria è nemica del corpo. Il movimento, oltre a tener a bada il peso corporeo, potenzia la muscolatura e facilita la respirazione, svolgendo una concreta funzione di aiuto alla terapia.
Un regolare esercizio fisico, quindi, non solo protegge il paziente dal peggioramento della malattia ma ne previene la nascita.
In ogni caso, se siete soggetti asmatici, rivolgetevi sempre al vostro medico e farmacista di fiducia che sapranno indicarvi i prodotti migliori per affrontare e superare i sintomi rapidamente.
La città è alleata del diabete, colpa dello stile di vita
04 Settembre 2018
Che lo stile di vita influisca sulla salute del nostro corpo è cosa nota. Ma sapevate anche il luogo in cui viviamo può influire su malattie gravi come il diabete?
Questa patologia, infatti, caratterizzata da un aumento dei livelli di glucosio nel sangue, cresce in modo esponenziale se si vive in città e si ha uno stile di vita sedentario. Se si pensa che, solo in Italia, su 3,2 milioni di persone affette da questa malattia, circa il 52% risiede in centri urbani, non vi sarà difficile capire quanto la città sia impattante negativamente sulla nostra salute.
Diabete e città, un "cattivo" binomio
Il diabete si divide in due tipi. Il tipo 1 si sviluppa nell’infanzia o nell’adolescenza e porta alla distruzione progressiva delle cellule del pancreas che producono l’insulina. Quello di tipo 2, invece, subentra dopo i 30-40 anni e oggi viene chiamato anche diabete urbano, proprio per il suo legame con le abitudini cittadine.
Secondo una ricerca è emerso come, nelle zone in cui i cittadini privilegiano l'auto come mezzo di trasporto, anche i livelli di diabete siano nettamente superiori, rispetto alle zone dove ci si muove in bicicletta o a piedi. In più si è riscontrato come, un basso livello socio culturale, faccia da terreno fertile alla nascita di questa patologia.
Stile di vita regolare, costante attività fisica e alimentazione equilibrata, quindi, possono contribuire in modo determinante a contrastare la formazione della malattia.
In ogni caso, per prevenire il diabete o dopo la diagnosi medica, rivolgetevi sempre al vostro farmacista per curarvi in modo corretto.
Le medicine che non possono mancare in vacanza
01 Settembre 2018
Valigie fatte, si parte! Parei nuovi, vestitini che risaltano l'abbronzatura, giochi per i bambini, un bel libro...manca qualcosa? Certo che si, il kit di emergenza.
L'imprevisto è sempre in agguato, anche in vacanza. Per questo è importante non farsi prendere alla sprovvista e partire con il giusto equipaggiamento, evitando fastidi o piccoli disturbi di salute.
Il kit "salva vacanza"
Ecco allora cosa dovete sempre portare con voi per trascorrere dei giorni senza pensieri:
- disinfettante, cerotti e garze per intervenire in caso di cadute o di un gioco finito "male";
- farmaci antinfiammatori e cicatrizzanti;
- antistaminici e corticosteroide ad uso topico e a bassa potenza, per combattere punture o irritazioni cutanee;
- antiemetici in caso di nausea, mal d'auto o mal di mare;
- prodotti emollienti ad azione antisettica e lenitiva per scottature, bruciore e secchezza;
- farmaci antinfiammatori contro gli eritemi e specifici per le contratture muscolari;
- antispastici e antidiarroici per ripristinare la fauna batterica e la regolarità intestinale;
- lassativi e adsorbenti intestinali per rimediare al gonfiore e all'aerofagia;
- medicinali procinetici per favorire il transito intestinale;
- farmaci ad azione antisettica e balsami per contrastare mal di gola o raffreddori;
- prodotti antipiretici in caso di febbre superiore a 38°.
Infine, per garantirvi un dolce sonno o evitare i problemi del jet lag, non dimenticatevi di portare con voi dei sedativi naturali come la valeriana o la passiflora. Un valido aiuto per dormire meglio.
Tutti questi prodotti sono acquistabili in farmacia sotto indicazione del personale specializzato. Ora che avete davvero tutto per una vacanza in totale tranquillità, divertitevi e buon viaggio!